Solitudine estiva: le buone pratiche per combatterla (o meglio, accoglierla) 

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Perché la solitudine estiva ci spaventa? Semplice, siamo esseri viventi sociali quindi se veniamo allontanati dagli altri (o se ci allontaniamo per qualche motivo) viviamo questa situazione come una rinuncia ad una parte di noi stessi, un rifiuto, una mancanza.

In un periodo come quello estivo, in cui tutti si organizzano per le vacanze, chi in famiglia, chi con gli amici… chi non ha un suo gruppo sociale di riferimento stretto si sente tagliato fuori da tutto e può vivere molto male una delle stagioni dell’anno che in realtà normalmente porta ad allargare la sfera sociale. Infatti non tutti sono pronti ad affrontare un viaggio da soli, con la convinzione di annoiarsi, di sentirsi ridicoli, di non riuscire “a bastarsi”. Coem fare allora? Esistono alcune tecniche per combattere questo senso di “vuoto” che è la solitudine estiva.

Le cause della solitudine estiva

Le cause della solitudine estiva sono tante. Sebbene molte persone abbiano imparato ad apprezzare gli effetti benefici, altrettante soffrono la mancanza di un contatto umano, sopratutto in un periodo come quello estivo. le ragioni per cui ci sentiamo soli affondano le radici nelle situazioni personali, nel vissuto, nei tratti caratteriali. Spesso la solitudine è una caratteristica delle persone fortemente indipendenti che appaiono inavvicinabili, ragione per cui tendono ad isolarsi e restano isolate. In realtà non è così: sono persone desiderose di una certa socievolezza ma per loro, il senso di solitudine trova sollievo non appena si recupera la primordiale percezione d’intimità con un altro essere vivente.

La solitudine come sentimento naturale

Ci sono alcuni consigli per “combattere” la solitudine ma prima di tutto è bene fare una premessa: la solitudine è un sentimento naturale, non un dramma esistenziale. Questo cambia il paradigma ed il modo in cui la viviamo. Se ben vissuta, anche la solitudine può portare benefici inaspettati.

Stare veramente soli vuol dire farsi abbracciare dal silenzio, lasciarsi andare, fino ad approdare a quel vuoto interiore che è “sostanza suprema dell’Essere”. Quindi alla domanda: “come combattere la solitudine?” è bene rispondere “Imparando ad accoglierla”.

Come accogliere la solitudine

“Accogliere” vuol dire smettere di lottare contro le sensazioni che si provano e di indagarne razionalmente le cause. Come imparare ad accogliere la solitudine? Occorre osservare, aspettare e, soprattutto, essere presenti. Occorre essere presenti al senso di solitudine quando arriva, alla malinconia quando compare. Per rivolgere lo sguardo sull’interno, senza il pensiero e il giudizio. Con questo cambio di atteggiamento otterremo dei frutti dal senso di solitudine.

Gli esercizi per accogliere la solitudine estiva e trarne dei frutti

Come fare? È possibile ad esempio intraprendere un’attività che si ama, anche per la prima volta. Nei nostri centri di yoga e pilates organizziamo corsi di yoga e pilates ma va bene qualsiasi altro sport. Basta trovare qualcosa che ci appassioni. Se si è una persona più riflessiva, si può optare per una biciclettata, una giornata in piscina, al mare o una gita in collina, alla ricerca del contatto con la natura. In tutte queste situazioni, ci sentiremo nel qui e ora e, anche se soli, staremo benissimo.

Se non si ha la possibilità di uscire, se dobbiamo lavorare e tutti sono in vacanza e siamo rimasti soli in città, ci può venire incontro anche un esercizio dell’immaginazione. Il consiglio è quello di mettersi in una stanza al chiuso o in un prato verde, al fresco. Chiudi gli occhi e prova a percepire un senso di solitudine profonda. Cerca di capire in che parte del corpo lo senti maggiormente e poni l’attenzione su quella parte. Metti su quel punto la mano destra. Senza spostare la mano, porta l’altra mano al volto: posa dolcemente pollice e medio sui due occhi, come se volessi osservare il tuo interno, guardare dentro la solitudine. Adesso togli le mani, mettile lungo i fianchi e prova a percepire il punto degli occhi dove c’è la solitudine, come se lo sguardo andasse a collocarsi lì sopra. Se stai attento avvertirai un profondo stato di tranquillità, di pace e di abbandono.

Crediti foto: Photo by Eneko Uruñuela on Unsplash